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OK DAL CONSIGLIO EUROPEO PER LA REDISTRIBUZIONE DI 40.000 IMMIGRATI

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Se l’Europa non riesce a redistribuire 60.000 immigrati vuol dire  “che non siamo la grande Europa che può andare a negoziare in giro per il mondo”. Sono le dure parole del capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, intervenuta ieri al summit che si è tenuto a Bruxelles. “Appoggiate tutti con entusiasmo la nostra strategia esterna sull’immigrazione – ha detto la Mogherini – ma senza decisioni sulla solidarietà interna la nostra credibilità crolla.

A causa dei continui flussi migratori, la situazione nel Sud Europa – in special modo in Italia e in Grecia – è divenuta insostenibile: i centri di accoglienza sono saturi e vicini al collasso in quanto le accoglienze che sono state realizzate superano di gran lunga i posti disponibili. Dopo l’approvazione di un primo piano che prevedeva la ripartizione obbligatoria dei migranti tra i Ventotto, la Francia e l’Inghilterra sembravano aver cambiato opinione. Cameron aveva inizialmente dichiarato di non voler accettare le ripartizioni obbligatorie, Hollande aveva invece deciso di chiudere la frontiera con Ventimiglia creando l’impasse che tuttora prosegue, con rifugiati che sono accampati sugli scogli. L’Ungheria ha invece annunciato di voler costruire un muro ai confini con la Serbia per impedire che i profughi possano entrare nei suoi confini, mentre Polonia e Repubblica Ceca hanno rilanciato il principio della ripartizione dei migranti solo su base volontaria.

Ma dopo una lunga situazione di stallo, finalmente sembra che l’Europa abbia raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei 40.000 migranti dall’Italia e dalla Grecia, ai quali si aggiungeranno altri 20.000 profughi – attualmente ospitati in campi di accoglienza in Paesi terzi – ma per i quali si dovrà aspettare un nuovo accordo che dovrebbe essere definito entro la fine di luglio.

 

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