Ancora passi in avanti nel disgelo delle relazioni tra Stati Uniti e Cuba. Il presidente Usa Barack Obama ha dato il suo via libera per la rimozione di Cuba dalla lista dei Paesi che sostengono il terrorismo. La Casa Bianca ha trasmesso al Congresso i documenti e le certificazioni che indicano lāintenzione di rimuovere Cuba dalla lista nera dei Paesi sponsor del terrorismo. La lettera inviata al Congresso dal Presidente, comunica la sua intenzione e certifica che il governo di Castro ānon ha fornito alcun sostegno al terrorismo internazionaleā negli ultimi sei mesi, e che le autoritĆ āhanno fornito assicurazioni sul fatto che non sosterranno atti di terrorismo internazionale in futuroā.
LāAvana ĆØ inclusa tra i Paesi sponsor del terrorismo dal primo marzo del 1982, assieme a Paesi come la Siria e lāIran. Il passo ufficiale di Washington sbloccherebbe la riapertura delle rispettive ambasciate e si potrebbe cosƬ completare il processo di riavvio delle relazioni diplomatiche che si sono interrotte nel 1961, quando su ordine del repubblicano Eisenhower venne chiusa lāambasciata nel paese latino. Un primo spiraglio per la riammissione di Cuba nella grande famiglia americana si era aperto nel giugno 2009, durante la riunione dellāOrganizzazione degli stati americani (Oea), a San Pedro Sula, in cui Barack Obama aveva abbandonato i toni bellicistici del suo predecessero.
Ma per tutta risposta, il governo cubano ha lasciato intendere di non aver fretta di rientrare in un organismo considerato il ācavallo di Troiaā dei gringos. Anche negli ultimi anni lāala radicale del subcontinente ha cercato di proporre qualcosa (unāorganizzazione, unāunione doganale, una banca) che riesca ad andare oltre lāOea per liberarsi dellāingombrante fratello del Nord, ma sembra che le politiche internazionali si stiano muovendo in altre direzioni. Comunque per Obama non solo conclusioni positive nel vertice di Panama, infatti si ĆØ scontrato con la freddezza del Venezuela, verso cui potrebbe spostarsi il blocco che si sta togliendo a Cuba. Ma soprattutto tutti i passaggi della distensione con LāAvana debvono essere sottoposti al vaglio di un Congresso tanto piĆ¹ ostile a Obama quanto piĆ¹ di avvicinano le elezioni presidenziali del 2016. La stessa Hillary Clinton potrebbe usare lāargomento per coprirsi ulteriormente a destra.