Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha richiesto al Congresso fondi addizionali per la lotta all’Isis. Nello specifico, ritiene siano necessari 3,2 miliardi di dollari per finanziare le operazioni della coalizione contro lo Stato islamico in Siria e in Iraq e per i programmi di armamento e di addestramento delle forze armate irachene. Nonostante la sonora sconfitta alle elezioni di Mid-term – in cui i repubblicani hanno strappato ai democratici il Senato arrivando così a controllare le due aule del Parlamento per la prima volta dal 2007 – l’inquilino della Casa Bianca non si tira indietro nella lotta contro il terrorismo. “Gli americani hanno inviato un chiaro messaggio: si deve lavorare duro e ci si deve concentrare sulle loro aspirazioni, non sulle nostre” ha spiegato durante la conferenza stampa all’indomani della sconfitta elettorale.
Secondo il Pentagono, le operazioni di antiterrorismo in Medio Oriente costano attualmente agli Stati Uniti 8,3 milioni di dollari al giorno. I fondi richiesti da Obama al Congresso servirebbero anche per pagare i circa 600 consiglieri militari Usa, impegnati sul campo al fianco delle forze irachene e curde nonché i circa 800 militari dispiegati nella zona dell’aeroporto di Baghdad e dell’ambasciata statunitense in Iraq.
Prima delle elezioni di midterm, il Congresso aveva approvato un’autorizzazione limitata per finanziare l’addestramento e l’equipaggiamento dei ribelli siriani. Ora la Casa Bianca sta cercando il via libera per un’operazione di maggiore durata fatta su misura contro l’Isis. “Il mondo deve sapere che siamo uniti dietro questo sforzo e che i nostri militari meritano il nostro pieno e chiaro sostegno”, ha concluso in conferenza il Presidente statunitense.