Barack Obama, durante un’intervista al popolare programma “60 Minutes”, risponde in maniera indiretta al video di Al Qaeda e ai seguaci dell’ Islam.
Il presidente ci tiene a sottolineare che l’America non è in guerra con l’Islam ma l’Isis è un “cancro” da combattere al più presto. Aggiunge che gli States sono “alla guida di una coalizione internazionale per assistere un Paese”, l’Iraq, “con il quale abbiamo una partnership per la sicurezza”.
Obama parla dell’Isis come una “rete terroristica con ambizioni territoriali e la strategia e le tattiche di un esercito”. Per combattere questa coalizione spiega che bisogna che la lotta sia doppia: “Da un lato l’organizzazione deve essere messa all’angolo militarmente, dall’altra è necessario allentare le tensioni fra sunniti e sciiti. Evidenzia che c’ è necessita “di una soluzione politica perché la battaglia fra le due sette è la causa maggiore di conflitto nel mondo”.
Il leader della Casa Bianca ammette di aver “sottostimato” i progressi dell’Isis in Siria e “sovrastimato” la capacità dell’ Iraq di combattere gli estremisti. Intanto, mentre Obama è intervistato, vanno avanti le azioni delle forze della coalizione. L’osservatorio per i diritti umani in Siria ha fatto sapere che raid di missili hanno colpito il principale complesso di gas in mano all’Isis situato nell’est della Siria, nella provincia di Deir Ezzor, zona ricca di petrolio vicina alla frontiera con l’Iraq.