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Obama a Milano per il “Food innovation”: visita al Duomo e alla Pinacoteca. Attesa per il suo speech

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Pomeriggio di incontri e cultura per Barack Obama, arrivato a Milano per presenziare, in qualità di relatore, alla conferenza sul Global food innovation in corso nella città lombarda. Come previsto, l’ex inquilino della Casa Bianca si è recato in visita alla Pinacoteca Ambrosiana e, successivamente, al Duomo, come fece l’ex first lady Michelle durante la sua visita all’Expo, nel 2015. Ad accompagnare Obama, l’arciprete Gianantonio Borgonovo. L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi lo ha in seguito raggiunto al Park Hyatt Hotel, dove l’ex presidente alloggia, per ritirarsi con lui in colloquio privato. Secondo quanto riferito, entrambi avrebbero telefonato al nuovo premier francese, Emmanuel Macron, per complimentarsi con lui dopo la vittoria al ballottaggio.

L’Obama-day

Milano blindata per accogliere la prima visita fuori dagli Usa da ex presidente per Obama, sbarcato all’aeroporto di Linate attorno alle ore 12 per dirigersi poi al Park Hyatt Hotel. Abbigliamento casual per l’uomo del “Yes we can” che, per 8 anni, ha guidato la nazione a stelle e strisce e ora si è recato nel capoluogo meneghino per presenziare al summit sul Global food innovation “Seeds&Chips”, per il quale terrà un discorso presso il padiglione della Fiera di Rho-Pero (esauriti gli esosi biglietti per presenziare in platea, valutati 850 euro). Dopo Expo 2015, la città lombarda torna a parlare di alimentazione, agricoltura sostenibile e delle nuove tecniche di produzione alimentare, affidando l’evento clou dei tre giorni della manifestazione (8-11 maggio) proprio all’ex presidente che, durante il suo mandato, ha dedicato particolare attenzione alla tematica alimentare. E chissà che la visita milanese non possa essere l’occasione per ribadire, ancora una volta, la divergenza di vedute sui temi della sostenibilità e dell’ambiente con il nuovo inquilino della Casa Bianca, Donald Trump.

Tra arte e salute

Ma, come visto, non sarà solo lavoro il viaggio italiano di Obama. Ripercorrendo quello che, a suo tempo, fu l’itinerario di Michelle e delle sue figlie (con tanto di seguitissima passeggiata al Duomo), l’ex presidente ha già trascorso qualche ora di cultura tra una visita alla Madonnina e quella alla Pinacoteca. Un’altra visita, molto probabile, potrebbe farla all’ex Refettorio di Santa Maria delle Grazie per vedere il Cenacolo di Leonardo. Il piatto forte, a ogni modo, resterà lo speech di 45 minuti presso la Fiera dove, ad attenderlo, ci saranno 3500 persone, tra le quali personaggi di spicco della politica italiana, come il premier Gentiloni e l’ex presidente Berlusconi, ma anche lo stesso neo-segretario del Pd, Matteo Renzi.

I due giorni di Obama

Un argomento importante quanto delicato quello dell’alimentazione, affrontato negli anni da Obama come una sfida per il futuro della sostenibilità e della lotta agli sprechi. E, per parlare dell’argomento da ex uomo più potente della Terra, Obama si affiderà anche a un confronto con chi tale tema l’ha affrontato assieme a lui: nello specifico, il consigliere Sam Kass, chef e autore del noto programma di Michelle “Let’s move”, per la promozione di uno stile di vita sano e salutista per i più piccoli. Il primo impegno dell’ex presidente sarà tuttavia la cena, questa a porte chiuse, con i vertici dell”Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) e tredici imprenditori scelti dalla “Obama foundation”. L’incontro si svolgerà a Palazzo Clerici. Prevista anche l’onorificenza delle chiavi della città che saranno consegnate a Obama dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Mattia Damiani: