Oltre 30 persone sono state uccise in Nigeria, dove nella regione nordorientale del Paese si sono verificati due diversi attentati. La prima esplosione ha coinvolto un autobus nei pressi della stazione di Tashar Dan-Bornom,alla periferia di Potiskum, la capitale economica del Yobe State già colpita domenica da un attacco mortale.
Un agente di polizia che ha assistito alla scena ha riferito di aver visto un uomo gettare una borsa nel bagagliaio del veicolo che dopo qualche istante è saltato in aria. Inizialmente sono stati segnalati 13 morti, ma il bilancio delle vittime è salito a distanza di poche ore in seguito al decesso di 4 dei feriti gravi trasportati in ospedale.
Un secondo attentato è avvenuto nel nord del Paese dove due kamikaze si sono fatti esplodere al terminal dell’autobus a Kano, la più grande città del territorio settentrionale. A perdere la vita sono 12 persone, numerosi i feriti. Le autorità di sicurezza hanno attribuito entrambe le stragi all’organizzazione di Boko Haram che dal 2009 assedia la Nigeria.
Il gruppo estremista in particolare nell’ultimo mese, secondo una strategia di violenza e terrore, ha intensificato gli attacchi per impedire lo svolgimento delle elezioni nel Paese, come ha affermato in un video su Twitter il leader Abubakar Shekau: “Allah non vi lascerà procedere con queste elezioni, Allah dice che l’unica autorità è la sua ed è l’unica che si applica a questa terra”.