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Nuovi scontri tra manifestanti e polizia ad Hong Kong, 40 arresti

Dopo scontri durati dalle 9 di domenica sera fino alle 8 di lunedì mattina, la polizia di Hong Kong è riuscita a sgomberare i dimostranti dal tunnel Lung Wo e a togliere le tende dal Parco di Tamar, sotto agli uffici governativi. Quaranta persone sono state arrestate e si contano decine di feriti. La polizia ha bloccato i due ponti che da Admiralty, campo principale dei manifestanti, portano verso gli uffici del Consiglio Legislativo. Domenica sera gli studenti avevano cercato di raggiungere la sede del parlamento, e questa azione ha provocato la controffensiva della polizia. La situazione lunedì mattina si è calmata. Gli agenti ora sono arrivati vicini al “Lennon Wall”, il muro ricoperto di post-it, messaggi e disegni di sostegno agli studenti divenuto uno dei simboli del Movimento degli Ombrelli. Gli studenti hanno deciso di erigere una nuova barricata per impedirne lo sgombero.

Lunedì mattina, il Capo dell’Esecutivo Leung Chung-ying ha ripetuto che “la decisione di Pechino del 31 agosto non può essere in alcun modo modificata”. Leung si riferisce al decreto del governo centrale secondo il quale le elezioni del 2017 a Hong Kong saranno a suffragio universale, ma solo due, al massimo tre candidati saranno autorizzati, dopo essere stati selezionati da un Comitato Elettorale fedele a Pechino. Confermato il divieto di ingresso per una delegazione di parlamentari britannici.

Silvia Barbato: