Migliaia di persone hanno manifestato oggi ad Hong Kong, regione amministrativa speciale della Cina, contro i commercianti cinesi transfrontalieri, accusati di danneggiare economicamente gli abitanti del territorio semi-autonomo. Non a caso il corteo si è svolto a Sheung Shui, località posta al confine tra l’ex colonia britannica e la Cina. La polizia ha utilizzato spray al peperoncino e manganelli per disperdere alcuni manifestanti, accusati dalle forse dell'ordine locali di aver litoigato intenzionalmente con i residenti. Cariche senza preavviso e senza motivo, è stata la replica degli organizzatori. A parte queste limitate tensioni, la marcia è stata per lo più pacifica.
Le motivazioni
Sheung Shui ha decine di farmacie e negozi di cosmetici molto popolari tra i commerciati cinesi, che attraversano il confine comprare lì prodotti, esentasse, per poi rivenderli in Cina a prezzo maggiorato. Un commercio parallelo mal visto che porta tensione a Hong Kong. A questo si aggiunge il fatto che dal '97, anno del passaggio di Hong Kong da Londra a Pechino, circa un milione di cinesi si è trasferito oltre confine, creando un problema di sovraffollamento. Inoltre, diverse migliaia di cinesi si riversano ogni giorno a vivere ad Hong Kong cambiando la demografia. Nei giorni scorsi le manifestazioni e i tafferugli erano avvenuti per protestare contro la proposta di legge che permetteva lestradizione in Cina. Una norma che, a detta dei manifestati indebolirebbe le libertà civili sul territorio semi-autonomo, permettendo ai tribunali cinesi di giudicare per reati commessi ad Hong Kong. Proposta poi rapidamente accantonata dalla governatrice di Hong Kong, Carrie Lam.