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Nuova spy story a Salisbury?

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Per la polizia non si tratta di un nuovo caso Skripal. Eppure le affinità con la spy story che ha irrigidito i rapporti fra Regno Uniti e Russia sono diverse. A partire dal luogo del delitto, Salisbury, dove lo scorso 30 giugno un uomo e una donna sono stati ricoverati d'urgenza in ospedale per l'intossicazione provocata da una “sostanza sconosciuta” trovata, spiega il Guardian, “a pochi chilometri dal luogo del tentato avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia, avvenuto il 4 marzo”. Successivamente è stato appurato trattarsi, anche in questo caso, di gas nervino.

L'indagine

La prima ipotesi (cioè che il malore fosse stato provocato dall'assunzione di “eroina o crack a base di cocaina“) non ha trovato riscontri. Sul giallo ora indaga l'antiterrorismo britannico. Ma per il commissario di polizia Angus Macpherson, intervistato da Sky news, non esistono “indizi” che l'incidente sia in qualche modo “collegato al caso dell'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia”. Un portavoce di Downing Street ha assicurato all'emittente britannica che il governo il governo sta trattando l'incidente con la massima serietà. Stamattina si è tenuta una riunione del comitato per le emergenze del governo (Cobra), non presieduta dai ministri. Un portavoce di Public Health England (Phe) ha detto che “non si ritiene che vi sia un rischio significativo per la salute” nella zona. La radio locale Spire Fm ha riferito che anche i Queen Elizabeth Gardens, nel centro di Salisbury, sono stati isolati come parte delle indagini. Sul caso indaga anche l'antiterrorismo

Luana Pollini: