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Nuova scia di falsi allarmi bomba in Russia, si cercano i responsabili: sospetti sul Daesh

Prosegue la scia di falsi allarmi bomba in Russia. Dopo Mosca ĆØ toccata a San Pietroburgo.Ā Chi sia il responsabile di questa immensa burla al momento perĆ² ĆØ un mistero. E tra le piste spunta anche l’Isis. A sostenerlo ĆØ una fonte non identificata interpellata dall’agenzia di stampa statale Ria Novosti. Secondo la “gola profonda” delle forze dell’ordine le indagini preliminari indicano che le telefonate sono state effettuate “da persone che si trovano all’estero e sono legate all’Isis e ad altre organizzazioni”.

Alcuni esecutori sarebbero giĆ  stati “identificati” e c’ĆØ l’intenzione di spiccare mandati di arresto internazionali. Una versione dei fatti tutto sommato rassicurante. Il sedicenteĀ Stato Islamico, d’altra parte, ĆØ il cattivo per eccellenza e tutto tornerebbe (sebbene il finto attentato telefonico sarebbe senz’altro una new entry nel macabro arsenale dell’Isis).

In realtĆ  in queste ore le ipotesi che circolano sono diverse. Secondo un’altra fonte bene informata, le indagini dimostrano che il “90% delle telefonate” sono state effettuate da indirizzi IP – e dunque via internet – situati “in Ucraina“. Non solo. Un’analisi fonetica dei messaggi ha permesso agli specialisti di concludere che gli autori delle chiamate “appartengono allo stato confinante“. CioĆØ sono ucraini. Ma non ĆØ tutto. Una terza ipotesi tira in ballo gli ultra-ortodossi, furiosi per il sostanziale appoggio delle autoritĆ  alla distribuzione del film “Mathilde“, da loro considerato un insulto alla memoria dello zar (e santo) Nicola II.

Ma siccome la Russia ĆØ la Russia, un mistero non ĆØ tale se non vi ĆØ la possibilitĆ  di un coinvolgimento dei servizi segreti. Che – sostiene la teoria cospirativa – avrebbero organizzato tutto per poi avere una buona scusa per mettere al bando app come WhatsApp e Telegram. Tutti d’altra parte concordano che le chiamate vengono fatte via internet e non attraverso la rete tradizionale. CosƬ, a Radio Liberty, l’ex deputato d’opposizione nonchĆ© ufficiale del KgbĀ Gennady Gudkov ha dichiarato che se in futuro “non vi sarĆ  un assalto dello stato al web” si potrĆ  scartare l’ipotesi della complicitĆ  degli 007, in caso contrario il dubbio “sarĆ  lecito“. Intanto l’ondata prosegue e a Mosca, oltre a diverse scuole, oggi ĆØ stato evacuato il famoso Negozio Centrale dei Bambini. Che si trova giusto davanti alla sede dell’Fsb, i servizi di sicurezza russi eredi del Kgb. Il Cremlino, in tutto questo, ha detto di “attendere il risultato delle indagini degli inquirenti” prima di commentare.

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