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NUOVA ESCALATION DI VIOLENZA IN TURCHIA: VITTIME TRA I MEMBRI DEL PKK E DELL’ESERCITO

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Non si arrestano gli scontri tra esercito turco e il Pkk: l’ultimo risale a poche ore dopo la mezzanotte quando nella provincia di Sirnak un soldato delle forze di Ankara è rimasto ucciso a seguito di una sparatoria con i ribelli del Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Il giovane di 21 anni era agli ultimi giorni di servizio prima del congedo.

Dall’inizio dei raid della Turchia contro le postazioni del Pkk in Iraq, si è raggiunto un bilancio di vittime tra le forze di sicurezza di 26 morti. Solo ieri a Silopi, nella stessa provincia di Sirnak, una mina è esplosa al passaggio di un mezzo dell’esercito. Quattro i militari che hanno perso la vita.

A questo episodio bisogna aggiungere, sempre nella giornata de 10 agosto, un secondo attacco indirizzato al Consolato americano e a una stazione di polizia di Istanbul. Vittime anche tra i membri del Pkk, di cui due sono rimasti uccisi nel corso di un conflitto a fuoco con alcuni clan locali, nella provincia di Bingol.

“L’escalation è preoccupante e chiediamo che le violenze si fermino – ha detto la portavoce della Commissione Ue, Maja Kocijancic in un duro intervento durante una riunione a Bruxelles – Abbiamo seguito gli attacchi della Turchia, sono deplorevoli. La Commissione dell’Unione Europea presenta il suo cordoglio alle vittime e alle loro famiglie. La Ue condanna ogni atto di terrorismo e esprime la sua solidarietà al governo e alla popolazione turca”.

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