Un referendum popolare per il proseguimento delle attività nucleari. Lo ha proposto il presidente iraniano, Hassan Rouhani, secondo quanto riferito dall'Irna.
La proposta
“Nel 2004 ho chiesto al leader (l'ayatollah Khamenei ndr) di tenere un referendum su questo tema: si disse d'accordo ma con l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad si decise di continuare su un'altra strada”, ha spiegato. Occorre “porre fine alla guerra economica il più presto possibile, perché tutte le sofferenze ricadono sul popolo”, ha aggiunto Rouhani. L'annuncio arriva in un periodo complicato sul fronte delle relazioni fra Teheran e Washington, dopo la decisione di Trump di ritirarsi dall'accordo sul nucleare. Un eventuale voto darebbe sostegno politico al regime iraniano se decidesse di aumentare l'arricchimento dell'uranio oltre la soglia consentita dall'accordo firmato nel 2015 con le potenze mondiali poi abbandonato dagli Stati Uniti.
Tensioni
Le tensioni crescenti fra Iran e Usa – che ha imposto ulteriori sanzioni economiche nei confronti della Repubblica Islamica – hanno spinto Trump a schierare nella regione una portaerei, missili Patriot e bombardieri B-52. Rohani, in un incontro avuto ieri sera con i responsabili dei media iraniani, ha fatto riferimento all'articolo 59 della Costituzione, che prevede la possibilità di ricorrere al referendum popolare su “questioni vitali” per il Paese. Questo è un metodo, ha aggiunto il presidente, che in ogni momento “può fare uscire (il Paese) da un vicolo cieco e aprire la strada”. Nei giorni scorsi Khamenei aveva criticato pubblicamente Rohani e il suo ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, per avere cercato insistentemente l'accordo sul nucleare del 2015, dal quale gli Usa si sono ritirati lo scorso anno.