“Non firmeremo alcun accordo che non blocchi la strada dell’Iran verso la bomba atomica e che non garantisca a noi e a tutti gli esperti al mondo che possiamo sapere cosa l’Iran stia facendo ed impedirle dunque di dotarsi di armi nucleari”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato degli Usa, John Kerry, il quale ieri ha parlato alla Tv israeliana aggiungendo: “Avremo là esperti ogni giorno. Non è un’intesa per 10-15 anni, è per l’eternità”.
Parole che vogliono rassicurare lo Stato ebraico, da sempre contrario e diffidente riguardo l’intesa raggiunta dalla Repubblica Islamica e il gruppo 5+1 e che Netanyahu ha definito lo scorso mese “un cattivo accordo per tutti”. Il premier israeliano in un intervento alla Cnn, rivolgendosi agli Stati Uniti chiese di rivedere alcuni dettagli dell’intesa per non “spianare a Teheran la strada verso la bomba atomica”.
Il primo ministro di Tel Aviv ha inoltre affermato di aver parlato con membri del Congresso, sia Repubblicani che Democrtici spiegando che “non si tratta di una questione di parte. Non riguarda esclusivamente Israele. È una questione mondiale perché saranno tutti minacciati dallo stato più terrorista del mondo, che avrà le infrastrutture per costruire non una ma molte, molte bombe nucleari in serie”.