All'annuncio del segretario di stato americano Mike Pompeo sul ritiro statunitense dal Trattato sulle forze nucleari intermedie (Inf), firmato a Washington l'8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov, è arrivata oggi la risposta di Vladimir Putin.
La risposta di Putin
Il Presidente della Federazione ha annunciato la volontà di sospendere la partecipazione russa nel corso di un incontro con i ministri degli Esteri e della Difesa. Queste le parole di Putin secondo fonti dell'agenzia Tass: “Gli americani hanno annunciato che si ritireranno dal trattato, allora ci ritiriamo anche noi; dicono di essere impegnati nella ricerca e nello sviluppo, e faremo lo stesso”. Una reazione dovuta all'annuncio fatto da Pompeo ma anche alla mancanza di collaborazione avvertita nell'atteggiamento di Washington: “Negli ultimi anni – avrebbe detto Putin a Lavrov e Shoigu – vediamo che le nostre iniziative non sono supportate dai partner. Al contrario, per tutto il tempo, si cercano alcuni pretesti per smantellare il già affermato sistema di sicurezza internazionale”. Una risposta speculare all'iniziativa americana, ha spiegato il Presidente russo, chiarendo inoltre che “le porte per i negoziati rimangono aperte, ma chiedo ad entrambi i ministeri di non avviare più negoziati su questa tematica”. Si aspetta un segnale, dunque, dalla Casa Bianca nella speranza di riprendere “un dialogo equo e significativo con noi su questo importante argomento. Sia per noi, sia per i nostri partner che per il mondo intero”.
Il Trattato
Fu firmato nel dicembre del 1987 da Reagan e Gorbaciov dopo che quest'ultimo decise di accettare “l'opzione zero” per l'eliminazione delle forze nucleari intermedie. Un cambio di rotta storico nella politica militare dell'Urss. Il Trattato portava alla rimozione di tutte le testate montate su missili a medio e corto raggio e metteva fine, di fatto, alla Guerra Fredda.
L'annuncio Usa
Ieri il Presidente Donald Trump aveva confermato la decisione di iniziare il ritiro degli Usa dal Trattato Inf. Mike Pompeo aveva spiegato le motivazione dietro a questa decisione: le presunte “violazioni della Russia che mettono a rischio le vite di milioni di europei e americani”.