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No al nuovo arresto di Puigdemont

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Il tribunale tedesco dello Schleswig Holstein ha rigettato la richiesta della procura, che rappresenta gli interessi dello Stato spagnolo, di rimettere in detenzione fino al termine della procedura di estradizione il presidente catalano deposto Carles Puigdemont.

Decisione

La decisione della giustizia tedesca di respingere l'accusa di ribellione in assenza di episodi di violenza contro Puigdemont aveva indebolito il già contestato castello accusatorio di Pablo Llarena – gip del tribunale supremo di Madrid – contro i leader indipendentisti catalani. I giudici dello Schleswig Holstein avevano deciso di esaminare la richiesta di estradizione solo per la presunta “malversazione” per il possibile uso di denaro pubblico per il referendum sull'indipendenza del 1 ottobre. Rappresentanti delle procure spagnola e tedesca hanno tenuto riunioni di concertazione all'Aja per cercare di riproporre l'accusa di ribellione contro Puigdemont. Oggi il pm tedesco ha chiesto alla corte di riesaminare questo aspetto.

La vicenda

Nove leader indipendentisti sono in carcere preventivo da mesi a Madrid accusati di “ribellione”, una incriminazione che denunciano come “illegale” per l'assenza di violenza durante l'iter politico per l'indipendenza portato avanti l'anno scorso. Il tribunale di Bruxelles a sua volta ha respinto la settimana scorsa la richiesta di estradizione, sempre per presunta ribellione e malversazione, presentata da Llarena contro i tre ex-ministri di Puigdemont in esilio da sei mesi in Belgio, portando un altro duro colpo alla maxi-causa contro l'indipendentismo catalano.

 

Alberto Tuno: