Sono almeno 10 le persone morte in Nigeria in seguito all’esplosione di una bomba azionata da un’attentatrice suicida di soli 12 anni. Nell’attacco ci sarebbero almeno 30 feriti e alcuni testimoni hanno riferito della giovane età della ragazza. L’attentato ha avuto luogo intorno alle 11 del mattino al mercato settimanale di Wagir, nel quartiere di Gujba del capoluogo regionale dello stato di Yobe, Damatru.
La bambina, ha detto Hussaini Aisami, che ha avuto un parente tra i feriti, “si è diretta alla sezione del grano e una volta che si è trovata tra venditori e i clienti ha azionato l’esplosivo”. L’attentato potrebbe essere stato compiuto dai jihadisti di Boko Haram, che già in passato hanno utilizzato giovani donne e ragazzine come bombe umane e usualmente attaccano obiettivi civili come i mercati.
Un episodio simile è avvenuto lunedì scorso quando una ragazza di circa 17 anni ha ucciso almeno 20 persone al banco del pesce di Maiduguri. Una coetanea è rimasta uccisa sulla stessa scena, quando si è fatta saltare in aria senza provocare altre vittime. Un modus operandi dei terroristi che sembra essere sempre più diffuso dal Califfato, inoltre secondo gli analisti di sicurezza che stanno studiando il fenomeno, sembra che gli esplosivi portati dalle giovani donne siano controllati a distanza. Non si tratterebbe quindi di un atto suicida “volontario” ma di una sorta di un doppio crimine da parte degli estremisti islamici.