Continua l’offensiva dell’esercito nigeriano contro Boko Haram. In un attacco condotto in un villaggio i militari governativi hanno ucciso decine di miliziani e liberato almeno una ventina di persone, la maggior parte delle quali erano donne e bambini, che sono stati trasportate via aerea fuori dalla foresta di Sambisa.
Non è chiaro se si trattasse di ostaggi o di cittadini semplicemente minacciati dall’avanzata del gruppo jihadista che negli ultimi sei anni ha rafforzato il suo potere nella Nigeria nord orientale. Anche se fossero stati rapiti, in ogni caso, rappresenterebbero solo una piccola percentuale delle persone ancora in mano ai terroristi. Basti pensare che, secondo Amnesty International, lo scorso anno il gruppo fondamentalista ha sequestrato più di 2mila persone, soprattutto donne e ragazze.
Questa vittoria militare non rappresenta di sicuro un colpo mortale per Boko Haram ma un portavoce dell’esercito ha detto che sono stati fatti notevoli passi in avanti verso l’annientamento dei jihadisti nell’ultimo mese. L’attacco è iniziato venerdì nella foresta di Sambisa, una vasta riserva di caccia diventata in poco tempo roccaforte di Boko Haram. Le truppe, oltre ad uccidere i miliziani, hanno anche distrutto due grandi depositi di munizioni, un carro armato, 70 motociclette e altri 10 veicoli.
