Non si arresta la violenza di Boko Haram in Nigeria dove gli estremisti islamici a 4 giorni dalle elezioni nel Paese africano sono tornati a colpire seminando il terrore. Quattrocento tra donne e bambini sono stati rapiti presso la città di Damasak, la stessa che un mese fa venne liberata dalla truppe del Ciad e del Niger. La notizia è stata annunciata dal sito della Reuters e se confermata, risulterebbe l’ennesimo rapimento di massa in terra nigeriana da parte degli uomini del Califfato.
“Hanno preso giovani e mamme con i loro figli. Ne hanno uccisi 50 prima di abbandonare la città”, ha raccontato ai media un commerciante del posto aggiungendo inorridito: “Non sappiamo se prima di andarsene ci sono stati altri morti, ma hanno catturato il resto degli abitanti portandoli con loro”. Solo pochi giorni fa le truppe del Niger hanno scoperto alle porte di Damasak 70 cadaveri e in questa occasione hanno denunciato per la prima volta il rapimento di 400 perosne. Notizia ancora da confermare ma che rientra nelle strategie del terrore di Boko Haram. Lo scorso aprile furono 300 le liceali sequestrate, un caso che accese i riflettori di tutto il mondo sul paese oppresso dai numerosi attacchi, saccheggi e uccisioni del gruppo islamico ormai alleato dell’Isis.
Nelle ultime settimane l’esercito africano ha condotto una serie di offensive in diverse città per liberarle dai miliziani. A margine di queste operazioni sono state ritrovate delle fosse comuni con i corpi di decine di donne, uccise brutalmente dai jihadisti per non farle cadere nelle mani degli “infedeli”.