Il presidente americano Barack Obama, nonostante già sapesse della morte dei due ostaggi, non disse nulla al primo ministro italiano Matteo Renzi nel corso dell’incontro del 18 aprile alla Casa Bianca. La dinamica è stata ricostruita dal New York Times, che conferma come Obama avvertì il premier italiano con una telefonata solo nella tarda serata di mercoledì. Sulla sorte di Lo Porto le ultime notizie di cui si era in possesso risalivano “allo scorso autunno”. Poi nell’area di confine tra Afghanistan e Pakistan si sono fatte sempre più frequenti le azioni militari. Tali azioni hanno reso ancora più complessa l’attività di acquisizione di informazioni sul terreno.
Il primo ministro ospite ieri al programma televisivo “Otto e Mezzo” ha difeso la correttezza degli Usa nella gestione delle informazioni, confermando di aver appreso la notizia solo il 22 sera e non prima. “Gli americani – ha commentato Renzi – sono responsabili di quello che è accaduto, non c’è stato un blitz ma un drone, un errore tragico, drammatico. E dagli Stati Uniti ce l’hanno detto quando c’era la certezza di quanto accaduto, sono stati corretti”. Il New York Times ha spiegato inoltre che il presidente Obama sebbene fosse a conoscenza del fatto già la scorsa settimana, ha aspettato di avere la certezza che i corpi fossero identificati per parlarne ufficialmente.