Il sindaco della città di New York Bill de Blasio ha incontrato martedì i rappresentanti di 5 sindacati della polizia, in un tentativo di placare le tensioni recentemente esacerbate dall’assassinio di 2 agenti in pattuglia. La riunione si è “concentrata sulla costruzione di un dialogo fruttuoso e l’identificazione di strade per avanzare insieme” ha affermato Phil Walzak, portavoce di de Blasio. I sindacati, al termine della riunione, hanno diffuso un comunicato meno positivo, mettendo in evidenza che non ci sono stati progressi.
I due poliziotti erano stati freddati da un pluripregiudicato afroamericano che voleva vendicare l’assoluzione dell’agente bianco Wilson, il poliziotto che il 9 agosto scorso uccise il 18enne nero Michael Brown a colpi di pistola. Per i giudici non c’erano state prove sufficienti per il rinvio a giudizio dell’agente. All’indomani dell’assoluzione e dei conseguenti scontri di piazza tra agenti e membri della comunità afroamericana, il sindaco de Blasio non aveva sufficientemente difeso l’operato dei rappresentati delle forze dell’ordine, scatenando le ire dei sindacati.
I dati raccolti da una fondazione creata in memoria degli agenti che hanno perso la vita indicano che sono 126 i poliziotti americani caduti mentre esercitavano la loro funzione, con un incremento del 24% rispetto al 2013. Di questi, 50 sono stati uccisi da colpi d’arma da fuoco, un numero in netta crescita facendo il confronto con il 2013, ma in linea con la media del decennio, che è di 53. La riunione di martedì ha rappresentato un primo tentativo – purtroppo risultato infruttuoso – di ricucire lo strappo tra il primo cittadino e il New York Police Department.