L'esercito israeliano non esiterà a entrare nella Striscia di Gaza per dare una risposta “molto, molto forte” ad Hamas. Lo ha detto Benjamin Netanyahu poco prima di imbarcarsi da Washington per tornare in Israele. La visita negli Stati Uniti è stata ridotta all'ultimo momento per via della crescente tensione a Gaza.
Visita breve
“Hamas deve sapere che non esiteremo ad entrare e a prendere tutti i provvedimenti necessari” per “la sicurezza di Israele“, ha detto dalla base aerea di Andrews. Netanyahu è riuscito comunque a terminare l'incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a cui ha voluto portare personalmente la sua gratitudine per il riconoscimento americano dell'annessione israeliana delle Alture del Golan. Prima di partire, secondo il Jerusalem Post, ha comunque approvato una lista con una serie di obiettivi importanti da colpire a Gaza. Netanyahu atterrerà in Israele nel pomeriggio e ha fatto sapere che si rechera' immediatamente al quartier generale del ministero della Difesa a Tel Aviv.
Notte di raid
Nella notte, intanto, sono proseguiti gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza e il lancio di razzi palestinesi nonostante l'annuncio di un cessate il fuoco da parte di Hamas: quasi una trentina di razzi e proiettili di mortaio sono stati lanciati dalle milizie palestinesi e Israele ha risposto con bombardamenti di obiettivi militari. Le autorità dello Stato ebraico hanno limitato le attività civili nelle comunità vicine a Gaza: in quelle adiacenti alla Striscia, il comando militare israeliano ha ordinato la chiusura di scuole e centri educativi, che gli adulti non vadano al lavoro a meno che non abbiano un rifugio antiaereo molto vicino e ha limitato i servizio pubblici.