Dopo l’India anche il Pakistan viene falcidiato da un’ondata di caldo senza precedenti che si è abbattuta negli ultimi 10 giorni nel sud del Paese, in particolare sulla provincia di di Sindh e sulla città di Karachi. Il bilancio delle vittime è salito a 136. Un’emergenza che spaventa le autorità locali. In un’intervista alla tv DawnNews il direttore esecutivo dell’ospedale Jinnah di Karachi Seemin Jamali ha indicato che “ben 85 persone sono morte solo da sabato sera” e che “la maggior parte delle quali avevano più di 50 anni”.
I media pachistani sottolineano che l’ondata di caldo è stata aggravata dai continui blackout elettrici che hanno colpito tutto il Paese. Inoltre l’emergenza atmosferica rende più complessa anche la vita quotidiana della gente che è impegnata a rispettare il mese santo di digiuno del Ramadan islamico. Sabato la temperatura registrata a Karachi è stata di 46 gradi, molto vicina al record storico di 48 gradi registrata in questa città nel maggio 1938.
Nulla di paragonabile a quanto avvenuto in India il mese scorso, quando l’ondata di caldo che ha colpito gli Stati dell’Andhra Pradesh, Telangana e Orissa ha portato alla morte di oltre duemila persone. Basti pensare che nella città di Nagpur nello Stato centrale del Maharashtra, le temperatura avevano raggiunto i 47,1 gradi.