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Navalny: “Ue complice di Putin”

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Putin è un monarca assoluto, uno zar, gli appartiene tutto”, ma “nonostante la retorica, l'Ue non è pronta a fermare i russi corrotti, in questo senso è complice di quello che accade qui”.

Oppositore

A parlare da Mosca, nel corso di un'intervista rilasciata a Repubblica, è Aleksey Navalny, storico oppositore dell'attuale leader del Cremlino cui è stata vietata la candidatura alle presidenziali del 18 marzo. Navalny è in attesa dell'ennesimo processo, di cui non si conosce ancora la data, ma – rivela – “da un momento all'altro potrebbero mettermi agli arresti per 30 giorni per il corteo non autorizzato di gennaio”. Nell'intervista ha parlato degli 84 uffici aperti in tutto il Paese durante la campagna elettorale, rivendicando che “per la prima volta in Russia abbiamo creato un movimento di massa che ha rappresentanze in tutte le principali città del Paese”. Non tutti potranno restare aperti, ne sopravviveranno 25, e si useranno meccanismi moderni come “blockchain, voto online e così via”. “Siamo all'avanguardia tecnologica perchà siamo costretti”, ha sottolineato Navalny.

Problemi nascosti

Commentando il discorso alla nazione di Putin sulle nuove armi nucleari, l'oppositore ha ironizzato, riconoscendo che la Russia “deve conservare e modernizzare il proprio arsenale”, ma osservato che “Putin cerca solo di far dimenticare i problemi di politica interna con l'isteria per la politica internazionale“. Quanto alle sanzioni imposte dall'Occidente per l'annessione della Crimea e il conflitto nell'Ucraina orientale, per Navalny “non colpiscono nessuno, tutti gli amici di Putin sono cittadini europei“, mentre le contro-sanzioni di Mosca sui prodotti alimentari occidentali “sono sanzioni contro i cittadini russi, hanno una sola conseguenza, l'aumento del prezzo dei generi alimentari per i russi”.

L'inchiesta

L'oppositore non ha svelato nulla sull'inchiesta a cui sta lavorando il suo gruppo ma ha spiegato che “tutti i nostri video sono su Putin perché sono sui suoi fedelissimi. La corruzione di Putin è particolare, non ha una valigia con i contanti, ha un circolo di familiari, amici e persone di fiducia i cui beni sono di fatto suoi. E' come la mafia italiana: una grande famiglia dove sono tutti miliardari“. 

Edith Driscoll: