Resta incerto il futuro di Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe preso in custodia dai militari a seguito del golpe che ha scosso il Paese. Non è chiaro se la moglie dell'anziano presidente, Grace, le cui ambizioni di governo potrebbero essere state l'elemento scatenante della crisi, sia ancora in patria e o abbia trovato rifugio nella vicina Namibia.
Soldati in strada
La Bbc riferisce che nelle strade della capitale Harare rimane visibile la presenza dei militari. Mezzi blindati erano presenti stamani davanti al Parlamento. Gli inviati speciali del presidente sudafricano Jacob Zuma sono arrivati ad Harare la scorsa notte, con l'incarico di aprire canali di comunicazione con entrambe le parti. Zuma, a nome dei 15 Paesi, della “Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale” (Sadc), ha messo in guardia da “cambiamenti di governo incostituzionali, dato che ciò sarebbe contrario alle posizioni sia della Sadc sia dell'Unione africana”. Per oggi è inoltre annunciata una riunione di emergenza in Botswana della stessa Sadc.
Precisazione
L'esercito, per il momento, preferisce non parlare di colpo di Stato. Le forze armate hanno sostenuto di voler “prendere di mira solo i criminali” annidati “attorno” all'anziano presidente di quella che fino al 1979 era stata la Rhodesia. “Vogliamo rendere abbondantemente chiaro che questa non è una presa del governo da parte dei militari”, ha detto il portavoce in mimetica e basco nero a un Paese rimasto tranquillo e con solo posti di blocco, qualche blindato e file ai bancomat a rendere visiva l'emergenza. I sostenitori dell'esercito hanno parlato di “correzione senza spargimento di sangue” del corso della storia dello Zimbabwe. Mugabe, il più anziano capo di Stato al mondo, è confinato nella propria residenza. La sua sicurezza è “garantita“, ha assicurato il portavoce e il presidente sudafricano Jacob Zuma gli ha potuto telefonare facendo poi riferire che sta “bene”.
Il ritorno
Si attende, intanto, il rientro nello Zimbabwe dell'ex vice presidente Emmerson Mnangagwa, rivale di Grace nella corsa alla successione e costretto a riparare all'estero la settimana scorsa: era stata dichiaratamente quella defenestrazione a far scattare il monito – seguito dai fatti – del capo delle Forze armate.