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MOSUL, L’ISIS RAPISCE 127 BAMBINI PER FARNE MILIZIANI

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Almeno 127 bambini rapiti dall’Isis negli ultimi giorni. E’ l’ultima sconcertante denuncia che arriva da Mosul, da giugno dello scorso anno diventata roccaforte dell’autoproclamato Califfato nell’iraq settentrionale. Lo scopo ultimo è quello di inviarli nei campi di addestramento per trasformarli in jihadisti da utilizzare durante le battaglie o in operazioni terroristiche. A riferirlo da Erbil sono i media vicini al Pdk, il Partito democratico del Kurdistan di Massud Barzani, il presidente della regione autonoma curda.

I bambini scelti per questo addestramento forzato avrebbero tutti un’età compresa tra gli 11 e 15 anni. Due di loro, secondo quanto riferito dal sito on-line “Sumerian News” avrebbero provato ad apporsi al reclutamento forzato e per questo sarebbero stati barbaramente uccisi.

Secondo le stime del consigliere della guida suprema per gli affari militari, il generale Yahya Rahim Safavi, sarebbero almeno 100.000 gli uomini alle “dipendenze” dell’organizzazione terroristica di Abu Bakr al-Baghdadi. Almeno 5.000 sarebbero ceceni, pagati con un salario mensile di 200 dollari.

Inoltre nell’ulitmo periodo i miliziani dell’Isis si sarebbero impadroniti di parte del campo petrolifero di al-Jazal, nella provincia centrale di Homs. I jihadisti avrebbero anche conquistato l’omonima cittadina e rivendicato la sua “piena liberazione” dalla presenza dei governativi.

Manuela Petrini: