L'uscita degli Stati Uniti al Trattato sull'eliminazione dei missili a medio e corto raggio (Inf) potrebbe portare a conseguenze pericolose per la sicurezza europea e la stabilità strategica a livello internazionale.
Conseguenze
L'avvertimento è arrivato dal capo di Stato maggiore russo, Valery Gherasimov. “Consideriamo molto pericoloso questo passo, che può influenzare negativamente non solo la sicurezza europea, ma anche la stabilità strategica in generale”, ha detto in un incontro con gli attachè militari stranieri a Mosca. Gherasimov ha poi ribadito un monito già lanciato a ottobre dal presidente Vladimir Putin: i Paesi che ospitano i sistemi missilistici statunitensi diventeranno “obiettivi” militari per la Russia se gli Stati Uniti si ritireranno dall'Inf. Il capo di Stato maggiore ha poi annunciato che se Washington farà saltare il Trattato, la Russia “non lascerà tale decisione senza risposta“. Gli Stati Uniti sostengono che la Russia abbia ripetutamente violato l'Inf. Accuse “prive di fondamento” secondo la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova. “Nessuna prova è stata prodotta a sostegno di questa posizione americana”, ha sottolineato.
Preoccupazione
L'escalation di accuse reciproche preoccupa l'Unione europea. “L'Inf deve essere pienamente attuato – ha detto Federica Mogherini, arrivando alla ministeriale Nato a Bruxelles – spero che il tempo dato per lavorare alla preservazione dell'accordo sia usato in modo saggio da tutte le parti, noi cercheremo di fare la nostra parte per assicurarci che questo accada“. Lo scenario dell'uscita degli Usa dall'Inf fa temere una nuova corsa agli armamenti. “L'Europa è stato un campo di battaglia per lungo tempo anche durante la Guerra Fredda – ha ricordato Mogherini – il trattato Inf ha garantito la sicurezza e la pace nel territorio europeo, spero sia preservato”.
Lo scontro
Ieri sera, nel primo giorno della riunione dei ministri degli Esteri Nato, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha lanciato un aut-aut a Mosca: un periodo di “60 giorni” per rispettare l'Inf pienamente e in modo verificabile; in caso la Russia non decidesse di “tornare a conformarsi” al Trattato, dopo la scadenza dei due mesi, inizierà il processo per “sospendere gli obblighi” di Washington. Gli Stati Uniti, tra le altre cose, chiedono a Mosca di fermare lo sviluppo dei nuovi missili con capacità nucleare 9M729 Novator, che a loro dire viola il bando stabilito dall'Inf sullo sviluppo di missili a raggio intermedio con una gittata compresa tra i 500 ed i 5.500 km. Secondo la Nato, i missili con capacità nucleare russi sono difficili da intercettare e possono colpire città europee con scarso preavviso, cambiando in modo significativo la sicurezza sul continente.