Nonostante le fobie degli Stati Uniti, la Russia non ha interferito, non interferisce e non interferirà nei processi elettorali di nessuno Paese al mondo, compresi gli Stati Uniti”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha risposto alle voci su presunte ingerenze degli hacker russi nelle mediterm election americane.
Relazioni
Quanto alle relazioni Usa-Russia, Peskov ha spiegato che al momento non esistono “prospettive brillanti” per un miglioramento, a prescindere dall'esito delle elezioni di metà mandato. “E' quasi impossibile complicare ulteriormente” le relazioni bilaterali, ha aggiunto il protavoce. Questo però, ha sottolineato, “non significa che la Russia non stia cercando un dialogo con gli Usa
Account bloccati
Parole che arrivano dopo la chiusura, da parte di Facebook, di 115 account legati, secondo la governance del social network fondato da Mark Zuckerberg, alla Federazione. “Dopo una segnalazione delle forze dell'ordine abbiamo bloccato più di 100 profili Facebook e Instagram perché li ritenevamo legati all'Ira”, ha affermato la società riferendosi alla Internet Research Agency, la “fabbrica di troll” russa. Nathaniel Gleicher, capo della sicurezza Facebook, in una nota diffusa dai media Usa, ha specificato che la lista dei profili è apparsa su un sito associato all'Ira che ha rivendicato di averli creati. “E' un monito – ha aggiunto l'azienda – che ci fa capire che questi attori non demordono ed è importante che continuiamo a lavorare col governo Usa e le altre compagnie tecnologiche per non restare indietro”. L'Ira è accusata di avere interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e, più in generale, di condurre campagne di disinformazione online.