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Mosca dà l’ultimo saluto a Boris Nemtsov

Si sono svolti oggi a Mosca i funerali di Boris Nemtsov, il leader dell’opposizione assassinato nei pressi del Cremlino la sera di venerdì scorso. Alle otto (ora italiana) è stata aperta la camera ardente presso il “centro Andrei Sakharov”, il museo dedicato ai diritti dell’uomo intitolato al celebre accademico e dissidente dell’Unione Sovietica che vinse il Premio Nobel per la pace nel 1975.

Un imponente schieramento di polizia ha controllato con sguardo vigile la fiumana di persone che, sin dalle prime ore dell’alba, si è messa in fila per rendere l’ultimo omaggio alla salma. Davanti al feretro aperto, come vuole la tradizione ortodossa, hanno vegliato la madre del politico, la ex moglie e i figli. Non è presente la nuova fidanzata, la 23enne modella ucraina Anna Duriskaya. La giovane era con Nemtsov nel momento in cui è stato ucciso. In collegamento via Skype con il sito di news Dozhd, ha raccontato di non aver visto l’assassino di Nemtsov perché era “successo tutto alle mie spalle”. Attraverso un tweet ha fatto sapere di essere tornata in patria dopo la morte del compagno.

Grande assente il Presidente russo Putin e il suo braccio destro, il premier Dmitri Medvedev.  In visita alla camera ardente sono andati invece i vicepremier Arkadi Dvorkovich e Serghiei Prikhodko, la portavoce del premier Dmitri Medvedev, Natalia Timakova, e l’ex premier Mikhail Kasianov, ora all’opposizione.

Da Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko ha annunciato via Facebook di aver insignito Boris Nemtsov dell’Ordine della Libertà, la massima onorificenza ucraina per uno straniero. “Per noi ucraini – scrive Poroshenko -, Boris resterà per sempre un patriota della Russia e un amico dell’Ucraina. Nella sua vita ha dimostrato che sono due cose compatibili, basta solo volerlo”. L’ex vice primo ministro russo, infatti, aveva aspramente criticato la politica di Putin verso l’Ucraina che – a suo dire – ha portato i rapporti tra Russia e Occidente ai minimi storici dopo la guerra fredda.

Per l’Italia era presente l’ambasciatore italiano a Mosca, Cesare Maria Ragaglini. “Siamo qui con una delegazione europea – racconta l’ambasciatore – abbiamo portato una corona di fiori. Tutti i 28 Paesi erano rappresentati sia sabato, quando abbiamo deposto i fiori sul ponte dove è stato ucciso Nemtsov, sia qui oggi. Con Nemtsov scompare una figura importante del panorama politico russo. Come è già stato fatto dal presidente della Repubblica e dal presidente del Consiglio, porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia, ai suoi cari, al suo partito e anche al popolo russo che vive momenti di alta tensione”.

“Speriamo che i colpevoli siano portati davanti alla giustizia il prima possibile – ha concluso Ragaglini – anche per riportare un clima più sereno nell’ambito politico in Russia”. Dopo la cerimonia funebre, Boris Nemtsov è stato sepolto al cimitero Troyekurovskoye, dove riposa anche Anna Politkovskaya, a sua volta assassinata il 7 ottobre del 2006.

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