Alle prime luci dell'alba la tragica notizia: il senatore repubblicano Marco Rubio, con un tweet, annuncia che ottanta bambini ricoverati nel reparto neonatale dell'ospedale universitario di Maracaibo, nello stato di Zulia, erano deceduti a causa del blackout. Poche ore dopo la smentita. Daniela Parra, presidente del Collegio dei medici dello stato di Zulia, ha smentito che siano morte 296 persone, fra le quali un'ottantina di neonati, nell'ospedale di Maracaibo. Inoltre, secondo José Manuel Oliveras, deputato oppositore e medico, finora saarebbero decedute 21 persone in varie regioni del Paese. Il numero dei neonati non è noto.
Il tweet del senatore Rubio
“Secondo alcune informazioni, sono almeno 80 i morti nel reparto neonatale dell'ospedale universitario di Maracaibo, Zulia, da quando è iniziato il blackout”. Il senatore, inoltre nel tweet, aveva aggiunto che “se ingenti aiuti non saranno consegnati presto, il timore è quello che ci sarà una catastrofe senza precedenti”.
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Il blackout
Il blackout che sta mettendo in ginocchio il Venezuela è iniziato giovedì scorso. Sedici stati sono completamente al buio, mentre gli altri sei hanno solo parzialmente l'energia elettrica. La totale assenza di elettricità è costato finora al settore privato, in un paese già economicamente in ginocchio, 400 milioni di dollari. Una situazione insostenibile che non sembra però preoccupare Maduro e i suoi, che continuano a postare tweet rassicuranti, pur correndo ai ripari.
Le rassicurazioni di Maduro
“Il governo bolivariano ha deciso di sospendere le lezioni e le attività lavorative lunedì 11 marzo – ha scritto il ministro della Comunicazione Jorge Rodriguez – per sconfiggere, con la forza della verità e della vita il brutale attacco terroristico contro il popolo. Insieme vinceremo”. E poco dopo ha twittato Maduro, postando un video che lo riprende tranquillo e sicuro di sé mentre dà indicazioni ai governatori e li invita a mantenere la calma. “Continuiamo a lavorare per recuperare il sistema elettrico nazionale“, scrive, assicurando che “la macabra strategia di portarci ad uno scontro fallirà. Vinceremo!”.