Ora è ufficiale: Emmerson Mnangagwa è stato eletto presidente dello Zimbabwe. Il “coccodrillo“, capo di Stato ad interim dopo le dimissioni dell'ex dittatore Robert Mugabe, ha prevalso su Nelson Chamisa per un soffio, superando di pochissimo il 50% delle preferenze al primo turno. Un risultato che infiammerà la già tesa situazione nel Paese, con l’opposizione pronta a denunciare i risultati elettorali per brogli e le forze di sicurezza che pattugliano le strade per evitare proteste dopo i sei morti registrati ieri.
Risultati
Mnangagwa ha ottenuto il 50,8% sullo sfidante Chamisa (Mdc) che ha raccolto il 44,3%, secondo la Commissione elettorale. “Mnangagwa, Emmerson Dambudzo, del partito Zanu-PF è per questo motivo prontamente dichiarato presidente eletto della Repubblica dello Zimbabwe”, ha annunciato la presidente della Zec (la commissione elettorale nazionale), Priscilla Chigumba, nelle prime elezioni dopo i 37 anni di potere di Mugabe, costretto a lasciare dopo il colpo di Stato soft dell'esercito. Mnangagwa ha subito annunciato su Twitter la vittoria parlando un “nuovo inizio” per il Paese. “Anche se siamo stati divisi alle urne, siamo uniti nei nostri sogni”, ha aggiunto lanciando un messaggio all’opposizione.
Tensioni
Parole destinate a non produrre gli effetti che il neo presidente spera. Chamisa, infatti, continua a contestare il risultato “Lo scandalo della Zec che ha diffuso risultati falsi e non verificati è deplorevole. Zec ha negato al nostro inviato l'accesso ai risultati. Deve pubblicare risultati corretti e verificati avallata dai partiti. Il livello di opacità, la carenza di verità, il decadimento morale e il deficit di valori è sconcertante”, ha scritto in un messaggio su Twitter. Per Chamisa, “la forza della volontà prevarrà sulla volontà della forza”. Dopo gli scontri in piazza dei giorni scorsi, dunque, si temono nuove violenze nello Zimbabwe. Mnangagwa ha, intanto, assicurato di aver chiesto l'apertura di un'indagine sulle vittime registrate in questa settimana.