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Mistero a Parigi: droni spie sorvolano i punti strategici nella notte

Ancora droni sui cieli parigini. Almeno 5, di diversi dimensioni, nella notte hanno sorvolato la città, in particolare l’ambasciata Usa, la Torre Eiffel, les Invalides e Place de la Concorde. A riferirlo è Le Monde. Ma questo è solo l’ultimo di una serie di sorvoli misteriosi recenti, la Procura ha aperto un’inchiesta dopo l’avvistamento di un drone sull’Eliseo, residenza ufficiale del presidente della repubblica, lo scorso 20 gennaio. Questa volta, invece, il procuratore di Parigi non ha confermato so seia stata aperta un’indagine per “condotta di volo non conforme alle regole di sicurezza”. Comunque da ottobre sono 19 i droni avvistati in totale, anche nei pressi di centrali nucleari francesi. Tra i siti sorvolati ci sono anche la piazza della Bastiglia, la Tour Montparnasse e la sede dell’Assemblea Nazionale.

Nella notte, i sorvoli sono avvenuti in momenti diversi, tra mezzanotte e le sei, in particolare quello sull’ambasciata Usa è avvenuto intorno all’1 di notte, effettuato da un drone di piccola taglia che volava tra i 100 e i 300 metri di altezza. Diversi agenti sono stati mobilitati per cercare di identificare i “piloti” a terra dei piccoli velivoli, dato che dal tipo di apparecchio non potevano essere troppo lontani, ma invano. Sul caso comunque stanno indagando ora la polizia di Parigi e la gendarmeria.

La Francia ha regolamentato il volo dei droni sul suo territorio nel 2014, con l’iscrizione obbligatoria dei piloti in un registro presso la direzione generale dell’aviazione civile, in cui devono dichiarare le loro intenzioni sull’uso dell’apparecchio. Secondo il regolamento “il volo su agglomerati urbani o su raduni di persone è permesso solo con l’autorizzazione del prefetto, con il consenso del servizio della difesa e della direzione regionale dell’aviazione civile”. Durante la notte in ogni caso vige il divieto di volo. I proprietari dei veivoli rischiano fino a un anno di prigione e 75mila euro di multa.

Secondo il criminologo Christophe Naudin, specializzato in questioni di sicurezza aerea, una “organizzazione strutturata” si cela senza dubbio dietro i sorvoli multipli su Parigi da parte di alcuni droni nella notte tra lunedì e martedì. Lo riporta il quotidiano Le Figaro. “Siamo di fronte a un’organizzazione molto strutturata – ha commentato ancora Naudin – e sufficientemente organizzata finanziariamente per arrivare a tali risultati”. Forse non c’è l’Isis, secondo il criminologo, ma un gruppo di “terroristi-ambientalisti”. Tuttavia, per ora, l’unica certezza è che la minaccia esiste.

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