Il governo di Praga ha inviato ieri 200 poliziotti ai passi di confine con l’Austria in reazione alle disposizioni di controllo disposte dalla Germania alla frontiera austriaca. La misura – ha spiegato il primo ministro ceco Bohuslav Sobotka – ĆØ stata presa āper garantire che le leggi e le regole all’interno dello spazio Schengen non siano violateā. Il timore ĆØ che i migranti possano cercare di raggiungere la Germania attraverso il territorio ceco. La nazione tedesca aveva annunciato ieri di aver ripristinato temporaneamente i controlli alla frontiera con l’Austria, sospendendo di fatto gli accordi di Schengen, per arginare il flusso di migranti nel Paese. Per il momento non si ha notizia di un effettivo rafforzamento dei controlli ai confini della Repubblica ceca.
La Repubblica Ceca fa parte del cosiddetto āquartetto di Visegradā (insieme alla Polonia, allāUngheria e alla Slovacchia) che si ĆØ espresso contro la ricollocazione di migranti tra i Paesi Ue in base a quote obbligatorie indicate dalla Commissione europea. Il ministro degli Esteri ceco, Lubomir Zaoralek, ĆØ arrivato oggi a Bruxelles per partecipare alla riunione straordinaria dei ministri Ue dell’Interno sul tema immigrazione nella speranza che āprevalga il principio di accoglienza su base volontariaā dei profughi. Dopo aver parlato al telefono con il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier, il ministro ha dichiarato che āsecondo colloqui delle ultime ore esistono alcune probabilitĆ , sulla questione delle quote di ripartizione, che prevalga il principio di accoglienza su base volontariaā.