Il piano di redistribuzione dei migranti continua a essere uno dei nodi centrali affrontati dai ministri degli esteri dei vari Paesi europei e, dopo i primi rifiuti – soprattutto da parte delle Francia – iniziano ad arrivare le proposte dei vari Stati. La Francia e la Germania si dicono disposte a discutere il piano approvato dall’Unione Europea, ma hanno chiesto alla Commissione di “tener conto maggiormente degli sforzi già sostenuti da ciascun Paese e di fissare dei paletti per il futuro”. Ossia sono disposte ad un’accoglienza, purchè la suddivisione dei 40 mila richiedenti asilo si a una cosa straordinaria e non diventi obbligo ache per il futuro.
“L’equilibrio non è stato ancora raggiunto”, hanno affermato i ministri dell’interno francese, Bernard Cazaneuve, e quello tedesco, Thomas de Maiziere, in un comunicato congiunto. Inoltre i due hanno sottolineato la necessità di ulteriori discussioni a livello euopeo “per raggiungere un equilibrio tra responsabilità e solidarietà”. Inoltre i due governi insistono perchè il piano sia “temporaneo ed eccezionale” ecludendo così la possibilità che il meccanismo di redistribuzione diventi permanente. In più da Parigi e Berlino arriva anche la proposta di introdurre misure straordinarie che sospendano la liberalizzazione dei visti, misura che eviterebbe che i migranti redistribuiti tra i Paesi dell’Unione Europea possano poi spostarsi in altri Stati.