L’emergenza migranti non accenna a migliorare, anzi, ogni giorno arrivano tremende notizie. Nella notte due barconi sono naufragati a largo delle coste libiche occidentali, provocando la morte di almeno 200 persone. I cadaveri sono stati individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara. Quaranta corpi erano incastrati nella stiva di una delle imbarcazioni arenata su una spiaggia, mentre altri 160 galleggiavano in mare.
Secondo quanto riporta la Bbc, che cita “residenti e responsabili” libici, a colare a picco sono stati due barconi: uno, che ha lanciato una richiesta di aiuto, aveva a bordo circa 50 persone, mentre il “secondo, affondato molto dopo, portava 400 passeggeri”. Fonti locai hanno precisato che un “centinaio di migranti sono stati tratti in salvo”, e che i sopravvissuti sono stati ricoverati nell’ospedale cittadino. Le vittime includono migranti da Siria, Bangladesh e diversi Paesi dell’Africa sub-sahariana, riferiscono residenti citati dal sito britannico.
Intanto nel porto di Reggio Calabria è giunta la motonave “Fiorillo” della Guardia Costiera con a bordo 250 migranti. A bordo ci sono anche quattro cadaveri, tre donne e un uomo. L’uomo è morto per annegamento poco prima che iniziassero le operazioni di soccorso nel canale di Sicilia. Le tre donne, invece, sono morte per le esalazioni di benzina. Sul corpo presentano anche gravi ustioni. I migranti, tra cui 7 minori e 23 donne – di cui una incinta – sono di varie nazionalità. Il pm di turno ha aperto un fascicolo d’inchiesta su queste morti.