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Migranti a bordo rifiutano il cibo

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Si aggrava la situazione a bordo della nave “Sea Watch” della omonima ong tedesca, che in un tweet ha ribadito il timore di un peggioramento sensibile dello stato “psicologico e di salute” dei migranti trasportati.

Emergenza

“Stiamo registrando – spiega l'organizzazione non governativa – episodi di persone che rifiutano il cibo. Non possiamo credere che tutto questo stia accadendo a poche miglia dalle coste europee”. Ieri il medico di Sea Watch, Frank Dorner, aveva avvertito che la situazione a bordo “diventa ogni giorno più instabile e cresce il livello di stress“. La gente salvata, aveva ricordato, “era traumatizzata quando ha raggiunto la nostra nave ed ora ogni giorno il mal di mare e le onde alte accrescono i problemi che queste persone stanno affrontando”. La vicenda, per l'esponente della ong, “deve finire il più presto possibile. Abbiamo bisogno di una risposta dalla comunità europea, per una giusta distribuzione delle persone che abbiamo a bordo”.

Trattative

L'Ue, da parte sua, è alla ricerca di una soluzione, come ha ribadito la portavoce della Commissione, Margaritis Schinas: “Stiamo consumando i telefoni. Ci sono stati intensi contatti anche durante il fine settimana”. Durante la riunione degli ambasciatori dei 28, l'esecutivo comunitario “informerà gli Stati sulla situazione. Il commissario Avramopoulos sollecita maggiore solidarietà degli Stati membri” ha aggiunto. La Germania ha spiegato di aver avviato “intensi contatti e colloqui” con la Commissione per risolvere l'emergenza. In Italia, il premier Giuseppe Conte, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sta provando una difficile mediazione, trattando con  Olanda, Portogallo, Germania, Francia per arrivare a una soluzione condivisa. “Accoglieremo non solo donne e bambini, ma anche i mariti perché non spacchiamo le famiglie: in tutto su 49 migranti diremo sì a 15 persone- ha annunciato -. Daremo un segnale all'Europa ma solo se Malta concede lo sbarco e se tutti rispetteranno le regole”. Una decisione che non va in contrasto con la linea dura del Viminale “porti chiusi”: “La linea di Matteo Salvini e del governo è salva, i nostri porti restano e resteranno chiusi, quindi ogni accordo è possibile un attimo dopo che Malta avrà fatto sbarcare sul proprio territorio i clandestini che si trovano sulle due navi”, hanno affermato fonti di Palazzo Chigi, secondo quanto riportato da TgCom24

 

Alberto Tuno: