Quella del clima è una sfida centrale per il mondo, una questione di destino dell'umanità“. Lo ha affermato Angela Merkel a Bonn, alla conferenza mondiale del clima dell'Onu, Cop23. “I nostro messaggio è che noi vogliamo proteggere il pianeta”, ha aggiunto. La cancelliera tedesca ha espresso apprezzamento per la circostanza che gli Stati Uniti d'America si impegnino per il rispetto dell'accordo di Parigi, “nonostante la posizione di Donald Trump, che ha annunciato di volerne uscire”.
Emmanuel Macron, da parte sua, ha assicurato che “la Francia farà la sua parte”. Il capo dell'Eliseo ha detto che “adesso l'accordo di Parigi va messo in pratica” e ha affermato che il 12 dicembre nella capitale francese “si dovranno avere i primi risultati concreti” dell'intesa. “Spero che l'impegno degli Stati europei possa bilanciare l'uscita degli Usa dall'accordo di Parigi” ha proseguito. Il capo del'Eliseo ha poi auspicato che “lo sforzo” degli stati americani e delle città possa “sostituire” il ruolo di Washington.
“Il cambiamento climatico è un pericolo determinante del nostro tempo” ha rincarato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento. Guterres ha sottolineato che bisogna “andare avanti più velocemente” e ha poi criticato lo stanziamento nel 2016 di circa 825 miliardi di dollari per i combustibili fossili. “Si tratta di investimenti in un futuro non sostenibile”, ha affermato.
Durante il vertice è stato presentato il rapporto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che per la prima volta dal 2014 ha aggiornato la sua valutazione sullo stato di salute dei siti naturali Patrimonio dell'umanità affermando che in tre anni i luoghi a rischio sono quasi raddoppiati, passando da 35 a 62. Il dossier ha evidenziato le molteplici minacce ai siti naturali Patrimonio, dalle specie aliene al turismo non sostenibile, ma l'imputato numero uno è il clima. A preoccupare sono gli effetti del cambiamento climatico, come lo sbiancamento dei coralli che è conseguenza del riscaldamento delle acque degli oceani o lo scioglimento anomalo di ghiacci legato al “global warming” che galoppa.