Mercoledì 17 dicembre i palestinesi presenteranno la bozza di risoluzione dell’Onu in cui si richiede la fine dell’occupazione israeliana e il ritiro da tutti i territori occupati dal 1967. A riferirlo è il dirigente palestinese Wassel Abu Yussef che ha annunciato al termine di una riunione a Ramallah “la leadership palestinese ha preso la decisione di rivolgersi al Consiglio di sicurezza dell’Onu per chiedergli di votare sul progetto per mettere fine all’occupazione”. La questione, di cui oggi parleranno a Roma il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, prevede un tempo di due anni per la liberazione del territorio.
Israele ha già escluso la possibilità di un ritiro entro la fine del 2016 da Cisgiordania e Gerusalemme est: questo porterebbe “gli estremisti islamici alla periferia di Tel Aviov e nel cuore di Gerusalemme”, ha avvertito Netanyahu, atteso da elezioni anticipate in patria a febbraio. L’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, ha parlato al telefono con il segretario di Stato Usa, John Kerry, e con il presidente dell’Anp, Abu Mazen, per discutere del processo di pace in Medio Oriente. Lo ha riferito lei stessa in un tweet.