La Corte di giustizia palestinese ha deciso di sospendere le elezioni amministrative a Gaza e in Cisgiordania, in programma per l’8 ottobre. La decisione è arrivata dopo che la sezione distaccata del Tribunale di Gaza ha rigettato la candidatura di alcuni esponenti di Fatah, principale partito della Cisgiordania. Questa sentenza ha infatti lasciato Fatah senza candidati in 9 distretti elettorali su 25 della Striscia.
Questa mattina la Corte di giustizia, con sede a Ramallah, ha svolto un’udienza straordinaria, all’esito della quale ha emesso un provvedimento urgente col quale ha sospeso le elezioni almeno sino a dicembre. I giudici si riuniranno nuovamente il 21 settembre per confermare la decisione adottata.
Nella motivazione i magistrati hanno spiegato che “le elezioni devono svolgersi in modo unitario in tutto il Paese. Pertanto, considerati i problemi di natura procedurale occorsi a Gaza e a Gerusalemme, la Corte ha deciso di rinviarle”.
Le elezioni dell’8 ottobre sarebbero state le prima a svolgersi in tutti i territori palestinesi dai tempi dell’ascesa di Hamas, nel 2007. I miliziani palestinesi (nemici giurati di Israele) erano dati in vantaggio anche nelle regioni controllate da Fatah. Le due forze politiche, nell’ultimo periodo, si erano rese protagoniste di aspre dispute, con Fatah che aveva accusato gli avversari di manipolare i sondaggi.