Dal 2020 in Francia l'accesso alla Facoltà di medicina non sarà più a numero chiuso. Lo prevede una della 54 misure del “Piano sanità” presentato a grandi linee dal presidente Emmanuel Macron e poi spiegato nel dettaglio dal ministro della Salute, Agnes Buzyn, e da quello dell'Università, Frederique Vidal.
Al collasso
La riforma delle condizioni di ingresso alla facoltà di medicina, rinomata per essere tra le più difficili in Francia, punta a semplificarne l'accesso al primo anno per evitare “uno spreco umano“, cosi' lo definisce la Buzyn. Una decisione che scaturisce dalla necessità di sopperire alla carenza di medici che sta gravando sulla gestione dell'intero sistema sanitario, con sovraffollamento delle strutture pubbliche, lunghe attese ai pronti soccorsi e malcontento dei dipendenti per il sovraccarico di lavoro. Un sistema sanitario pubblico anche pesantemente indebitato.
Il piano
A una settimana dal piano di lotta alla povertà, Macron e il suo governo hanno dato il via alla “strategia di trasformazione del sistema sanitario” francese. Un piano che riorganizza le medicina ospedaliera e l'esercizio della libera professione, introduce una nuova organizzazione del percorso di cura e del tariffario delle prestazioni sanitarie. Per facilitare il lavoro dei medici di base e dei specialisti saranno creati 4 mila posti di “assistenti medicali” sovvenzionati dallo Stato. Inoltre, per ridurre il ricorso sistematico ai pronti soccorsi ospedalieri, medici, infermieri, ostetrici e altre professioni si raggrupperanno in reti locali, le “Comunita' professionali territoriali per la sanità''.