Maxi operazione a Londra contro il terrorismo islamico. La perquisizione di 18 edifici nella zona Est della Capitale inglese e di una proprietà di Stoke on Trent ha portato all’arresto di nove uomini, di età compresa tra i 22 e i 47 anni. Secondo Scotland Yard non costituivano una “minaccia immediata” ma sarebbero legati ad ambienti jihadisti. A eseguire il provvedimento è stato un commando antiterrorismo della polizia londinese.
La notizia è arrivata dopo la convocazione del Parlamento inglese da parte del primo ministro, David Cameron, in merito alla probabile partecipazione del regno Unito ai raid anti Isis in Siria guidati dagli Stati Uniti. La Gran Bretagna dovrebbe unirsi all’alleanza. Una decisione che metterà la nazione nel mirino delle milizie e quindi a rischio attentati.
Tra i favorevoli all’intervento ci sarebbe anche il leader laburista Ed Miliband, che ha però chiesto di vedere la proposta dettagliata prima di assumere una posizione precisa. L’Inghilterra è uno dei Paesi europei più interessati dal fenomeno dei Foreign Fighters, vale a dire i cittadini musulmani che decidono di espatriare per arruolarsi volontariamente nella Jihad. Basti pensare al caso di John, il boia che ha decapitato i giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff.