Un attacco hacker su larga scala ha colpito nel pomeriggio gli uffici della Commissione europea e, per ore, i computer sono stati privati dell’accesso ad internet. I funzionari e i dipendenti dell’esecutivo comunitario sono stati isolati dalla rete informatica per molto tempo e anche i navigatori esterni che hanno provato a connettersi al sito www.europa.eu non sono riusciti ad accedere.
Come riferito dal portavoce dell’istituzione, Margaritis Schinas, la Commissione europea ha adottato misure efficaci e il servizio non è stato interrotto. Inoltre sembrerebbe che non vi sia stata nessuna violazione dei dati. Al momento non è chiaro il luogo di provenienza dell’attacco e, anche il portavoce Schinas ha dichiarato di non poter attribuire la responsabilità dell’attacco a qualcuno in particolare, visto che molti pirati informatici utilizzano gli stessi strumenti e gli stessi metodi.
Secondo il giornale americano “Politico”, l’attacco è iniziato verso le 15 quando un sovraccarico di richieste ha intasato e rallentato il sistema informatico dell’esecutivo europeo. Secondo quanto riferito dalla stessa Commissione europea, l’azione dei pirati informatici si è svolta in conconmitanza con l’incontro tra il presidente ucraino Petro Poroshenko e i leader europei, summit durante il quale si è discusso della liberalizzazione dei visti. “L’attacco è stato fermato con successo senza interrompere il lavoro dei computer – ha rivelato una fonte nella Commissione Europea a “Politico” -, ma temporaneamente ci sono stati problemi con la velocità della connessione”.