MercoledƬ sera un tribunale condanna a morte un giovane mauritano per apostasia, accade a Nouadhibou nel nord est della Mauritania. Mohamed Cheikh Ould Mohamed ĆØ il nome del ragazzo che ĆØ colpevole di aver criticato Maometto in alcune riflessioni sulla rete.
La sentenza, accolta con entusiasmo da tutto il popolo, accusa l’imputato di “aver parlato con leggerezza del Profeta”. Nonostante al momento dell’arresto, circa un anno fa, il giovane avesse detto: “Se dal mio testo si ĆØ potuto comprendere quello di cui sono accusato, io lo nego completamente e me ne pento apertamente”.
Nel suo articolo Ould Mohamed aveva accusato la societĆ mauritana di perpetuare un “ordine sociale iniquo ereditato” dai tempi del Profeta. Durante il processo in cittĆ sono state organizzate manifestazioni che chiedevano la condanna finale per il giovane apostata, il suo avvocato inoltre, ha dovuto rinunciare all’incarico a causa delle minacce ricevute.
La pena di morte ĆØ ancora prevista, ma non ĆØ piĆ¹ stata applicata dal 1987. Secondo organizzazioni musulmane locali, ĆØ la prima volta che un testo critico sull’islam ĆØ pubblicato in Mauritania.