Washington non vuole il contenimento di Pechino, ma ci sono fasi in cui Cina e Stati Uniti rischiano di “pestarsi i piedi a vicenda”. Lo ha detto il segretario Usa alla Difesa, James Mattis, ai giornalisti che lo accompagnano nel suo viaggio in Vietnam.
Relazioni
“Cerchiamo una relazione con la Cina che sia fondata sull'onestà, la reciprocità e il rispetto per la sovranità“, ha spiegato Mattis, sottolineando la cooperazione tra Cina e Stati Uniti in campi come la questione nucleare nordcoreana e le Nazioni Unite. Il segretario alla Difesa è stato a giugno scorso a Pechino dove ha incontrato il presidente Xi Jinping. Nel colloquio, Xi aveva usato toni netti sulla questione della sovranità sul Mare Cinese Meridionale, dicendo al capo del Pentagono che la Cina “non rinuncerà a un solo pollice del territorio dei propri antenati”, ovvero non lascerà le isole contese con altri Paesi della regione su cui ha costruito avamposti militari.
Dialogo
Proprio in questi giorni, Mattis avrebbe dovuto incontrare il suo omologo cinese, Wei Fenghe, in occasione della seconda edizione del Dialogo su Diplomazia e Sicurezza tra Cina e Stati Uniti, che è stato, però, annullato a causa delle tensioni sul commercio e su altri campi tra Pechino e Washington, dal Mare Cinese Meridionale a Taiwan fino ai sospetti di interferenze elettorali. “Siamo due grandi potenze, o due potenze del Pacifico, due potenze economiche”, ha proseguito Mattis. “Ci saranno momenti in cui ci calpestiamo i piedi a vicenda. Dobbiamo trovare un modo per gestire in maniera produttiva la nostra relazione“.