Un attacco nucleare da parte della Corea del Nord è possibile. Il segretario americano alla Difesa James Mattis, da Seul, ha accusato Pyongyang di “programmi illegali e non necessari” promettendo di sconfiggere qualsiasi attacco dovesse maturare. “Non fate errori. Qualsiasi arma nucleare troverà una massiccia risposta militare”, ha aggiunto.
Mattis, con a fianco il ministro della Difesa sudcoreano Song Young-moo in una conferenza stampa congiunta dopo l'annuale Meeting consultivo sulla sicurezza, ha detto che la Corea del Nord agisce con comportamenti “illegali” e che gli Usa non potranno mai accettarla come Stato nucleare. La collaborazione diplomatica e militare tra Washington e Seul ha raggiunto “una nuova emergenza“.
Come enfatizzato nel viaggio in Asia di una settimana, che ha toccato Filippine e Thailandia, Mattis ha ribadito come prioritario il canale diplomatico per trattare con Pyongyang, ma gli Usa hanno molte “opzioni militari” a disposizione a sostegno con l'obiettivo di raggiungere la denuclearizzazione della penisola. L'evento di confronto annuale è servito anche per discutere diversi altri temi su base bilaterale: sulla ricerca di Seul di riacquistare il controllo delle sue forze armate in caso di guerra, Mattis ha spiegato che le parti stanno portando avanti le consultazioni per le “condizioni di base della transizione“.
Sull'ipotesi di ridispiegamento di armi nucleari tattiche americane in Corea del Sud, il capo del Pentagono ha tagliato corto dicendosi contrario per l'effetto negativo che la mossa avrebbe rispetto agli sforzi globali sulla non proliferazione. Nel comunicato congiunto, le parti hanno riaffermato i piani di “aumentare lo spiegamento a rotazione degli asset militari strategici sia sulla penisola sia intorno”, aggiungendo che sarà continuata la promozione di “manovre militari combinate” al fine di migliorare la capacità di reazione contro le provocazioni del Nord, “nelle vicinanze delle isole di nordovest di confine e lungo la Northern Limit Line (Nll)”, la linea che taglia in due la pensiola coreana all'altezza del 38simo parallelo.