Maria Ressa, la giornalista filippina scelta dal Time come persona dell'anno per il 2018, è stata rilasciata su cauzione all'indomani dell'arresto per diffamazione che ha suscitato la condanna dell'opinione pubblica mondiale. Ressa, 55 anni, direttrice del sito d'informazione Rappler è impegnata in un braccio di ferro con il presidente Rodrigo Duterte, ha passato la notte in cella dopo l'arresto di ieri nel suo ufficio.
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L'accusa per lei è di diffamazione, punibile con la reclusione fino a 12 anni, dopo che era già stata accusata, insieme al sito che dirige, di evasione fiscale. Il sito Rappler conduce una battaglia contro le modalità con cui Duterte porta avanti la guerra antidroga dal suo arrivo al potere nel 2016, che sono costate l'uccisione di migliaia di persone.
Libera
“Si parla di due cose, abuso di potere e uso improprio della giustizia“, ha detto la giornalista dopo aver depositato la sua cauzione in un tribunale di Manila. “Stiamo assistendo alla lenta morte della democrazia“, ha aggiunto, visibilmente commossa. Ressa ha pagato 100.000 pesos (1.700 euro). Questa è la sesta volta che deve pagare una cauzione per evitare la detenzione dopo le molteplici azioni legali contro di lei.
Polemiche
Ieri le condanne internazionali sono state immediate. “L'arresto di Maria Ressa e' uno scandalo”, aveva detto Kathleen Carrol, presidente del Comitato per la protezione dei giornalisti. “Deve essere rilasciata immediatamente e il governo filippino deve interrompere i suoi attacchi a tutto campo a Rappler” aveva aggiunto. Anche l'ex Segretario di Stato Usa Madeleine Albright aveva condannato. “E' scandaloso e deve essere condannato da tutte le nazioni democratiche”, aveva scritto su Twitter.