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Maduro insiste: “Non mi dimetto”

Continua a resistere Nicolas Maduro, alle prese con il caos che sta dilagando in Venezuela e che, a più riprese, sta portando il presidente alle controffensive. L'ultima, in ordine di tempo, l'invito rivolto all'inviato speciale degli Stati Uniti, Elliot Abrams, a incontrarlo in Venezuela. Il presidente lo ha detto nel corso di un'intervista ad Ap, durante la quale ha sottolineato che, negli ultimi giorni, sono stati intrattenuti diversi colloqui fra il ministro degli Esteri del suo governo e alcuni funzionari americani. Questo, naturalmente, non influisce positivamente nelle relazioni con Donald Trump, accusato di allungare “le sue mani infette” sul Venezuela: un motivo per cui Maduro ha ribadito di non volersi dimettere ma, anzi, di voler restare per rimettere in piedi l'economia locale, vessata proprio negli ultimi anni della sua carica.

L'invito

Secondo quanto affermato dallo stesso Maduro, il secondo dei due incontri segreti tra il suo ministro e i funzionari americani si sarebbe svolto circa quattro giorni dopo le esternazioni dello stesso Elliot Abrams sull'imminenza del tramonto del dialogo con il presidente venezuelano, lasciando intendere come vi fossero ben poche possibilità di una mediazione. E l'appello che Maduro rivolge non è solo ad Abrams ma anche allo stesso Trump, affinché si possa risolvere il periodo di attrito dovuto al riconoscimento di Guaidò come presidente ad interim, mossa che peraltro il presidente degli Stati Uniti era stato il primo a fare, ribadendo con quel gesto la sua vversione per Maduro e per quello che è considerato da Trump alla stregua di un regime.

“Gli Usa ci derubano”

Non risparmia attacchi, dunque, ma nemmeno chiude tutte le porte Nicolas Maduro, il quale ha comunque ribadito che “gli Stati Uniti rubano miliardi alla ricchezza del Venezuela e offrono briciole in aiuti”, tornando quindi sulla questione dell'assistenza umanitaria ma senza toccare nuovamente l'argomento dell'approdo in Venezuela di sessanta container carichi di medicinali e beni di primissima necessità per i sanitari presenti sul posto. Tutto dipenderà da come procederà la situazione nei prossimi giorni. Un dato certo sembra esserci: che Maduro di dimettersi non ha alcuna intenzione.

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