Inizia ufficialmente il secondo mandato da presidente di Nicolàs Maduro, che ha ricevuto la fascia presidenziale e giurato di voler “difendere l'indipendenza del Venezuela”.
Il discorso
“La mia elezione è un passo di pace per il nostro Paese” ha detto durante il discorso al Tribunale supremo di giustizia. Ringraziando i rappresentanti “dei 94 Paesi del mondo presenti”, pur in assenza della maggioranza dei rappresentanti delle Nazioni latinoamericane ed europee, Maduro ha dichiarato che “il Venezuela è al centro di una guerra mondiale scatenata dall'imperialismo americano e dei suoi Paesi satelliti”.
Attacco agli Usa
Il capo di Stato si è soffermato nella prima fase del suo discorso ad assicurare che per il suo secondo mandato “ho rispettato la Costituzione per prendere le redini della nostra Patria e portarla verso un destino migliore, con la Costituzione, la democrazia ed il popolo”. Maduro, con in mano la Costituzione venezuelana ed al collo la chiave del sarcofago del Libertador Simon Bolivàr, ha ricordato che “in 19 anni si sono svolte in Venezuela 25 elezioni, di cui ne abbiamo vinte 23″, e che in Venezuela “abbiamo tenuto il 15 agosto 2004 il primo referendum revocatorio della storia mondiale, vinto ampiamente dall'allora presidente Hugo Chávez“. “In America latina – ha quindi aggiunto – si sono imposti negli ultimi anni governi che, satelliti dell'Imperialismo, hanno fatto dell'intolleranza la loro bandiera, mettendo seriamente in pericolo il pluralismo politico ed ideologico della nostra regione. E noi – ha concluso – dobbiamo lottare perché la nostra diversità sia accettata e rispettata“.