IL presidente contestato delĀ Venezuela NicolĆ”s Maduro ha attaccato Donald Trump ed ha definito il suo governo una “banda di estremisti”, addebitando agli Stati Uniti la causa della crisi nel Paese sudamericano.
Intervista
Maduro ha parlato nel corso di un'intervista concessa allaĀ Bbc ribadendo il suo 'no' all'ingresso di aiuti umanitari nel Paese. Secondo l'erede di Chavez questo sarebbe un tentativo americano di giustificare un intervento militare. “Vogliono conquistare il Venezuela”, ha affermato Maduro. “Sono guerrafondai per conquistare il Venezuela”, ha detto riferendosi ai rappresentanti statunitensi e si ĆØ augurato che “questo gruppo estremista alla Casa Bianca possa essere sconfitto da una potente opinione pubblica mondiale”.
Contro Trump
Secondo quello che i suoi rivali considerano un dittatore, quella che ĆØ in atto a Caracas ĆØ “una guerra politica” provocata dall”'impero degli Stati Uniti, degli interessi dell'estrema destra che oggi governa, del Ku Klux Klan”. Parole pesanti suĀ cui il giornalista della Bbc ha chiesto un chiarimento. Maduro ha confermato di considerare Trump “un suprematista bianco”. Sul 'no' ribadito agli aiuti umanitari dall'estero, il presidente contestato ha detto che il governo venezuelano ĆØ in grado di soddisfare i bisogni della propria gente, affermando di non voler “mendicare da nessuno”. Questo nonostante la grave situazione sanitaria ed alimentare che si vive nel Paese. Maduro ha confermato di ritenere legittimo il suo secondo mandato e non si ĆØ mostrato d'accordo sull'opzione di indire nuove elezioni. “Quale la logica in base a cui dovremmo ripetere le elezioni?”, si ĆØ chiesto polemicamente l'erede di Chavez. Secondo Maduro, dunque, quello in atto a Caracas sarebbe un tentativo di colpo di Stato portato avanti dalla Casa Bianca.Ā