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Macron va da May: si lavora alla cooperazione

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Dopo 950 anni, il famoso Arazzo di Bayeux lascerà il suolo francese per volare in Gra Bretagna, pronto per essere ospitato, in tutti i suoi 68,30 metri) in un museo anglosassone ancora ignoto: è solo uno degli annunci che verranno effettuati nel corso del bilaterale fra il presidente Emmanuel Macron e il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, previsto oggi alla Royal military academy Sandhurst. Un vertice che avrà come scopo la dimostrazione di un rafforzamento nella cooperazione fra i due Paesi prima e dopo la Brexit, in particolare per ciò che concerne la lotta la terrorismo. In attesa dell'incontro in terra britannica, infatti, qualche anticipazione la premier Tory l'ha concessa, annunciando l'incremento di forze in Africa per contrastare i gruppi fondamentalisti: pronto l'invio di tre elicotteri Chinook e di un piccolo contingente in Mali, dove fornirarnno sostegno logistico ai soldati francesi di stanza nel Sahel.

Appoggio reciproco

Ma l'impegno britannico non si limiterà al supporto militare: secondo quanto riferito dai media locali, infatti, verranno investiti circa 50 milioni di sterline in aiuti umanitari e assistenza nella gestione dei flussi migratori da Calais, attraverso una maggiore presa in carico dei profughi presenti sulle coste del nord della Francia. Una politica che, in cambio, vedrà da parte francese l'appoggio alla missione Nato a guida londinese in Estonia, per la precisione in zona di confine con la Russia: in quest'area geografica, il presidente Macron invierà un contingente di supporto ai militari britannici a riprova, come sottolineato dalla stessa May, di “un'amicizia” fra i due Paesi che esula dal discorso Brexit.

La questione Calais

L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea non è stata inserita fra i punti che i due leader andranno a discutere. Certamente, però, è la questione cardine attorno alla quale ruota l'attuale momento politico del Regno Unito e attorno a cui gravitano i futuri accordi con i Paesi membri. Da Downing Street si dicono convinti che il rapporto di collaborazione con la Francia “è sempre andato oltre la difesa e la sicurezza”, in un impegno comune “contro ogni minaccia delle democrazie liberali”. Per quanto riguarda la situazione di Calais, in fase di campagna elettorale Macron aveva parlato della possibilità di rivedere l'accordo di Le Touquet, stipulato nel 2003, che consente alla polizia britannica di effettuare controlli fra i migranti sulla sponda francese della Manica: in quest'area, al momento, ci sarebbero circa 700 migranti, nonostante lo smantellamento del campo 'Jungle' nel 2016 e l'investimento, comunicato dal governo del Regno Unito, di 100 milioni di sterline per la sicurezza dell'area. Un impegno che, stando ai numeri forniti, avrebbe portato a un decremento dei tentativi di accesso illegali in Gran Bretagna, dagli 80 mila del 2015 ai circa 30 mila del 2017.

Mattia Damiani: