L”'Europa ha bisogno per i suoi vertici di volti di personalità forti; ha bisogno di persone con una credibilità personale e dotate di competenze”, il presidente della repubblica francese Emanuel Macron ha le idee chiare, alla guida delle Commissione Europea dovrebbe andare Angela Merkel. Se si candidasse “io la appoggerei”, ha spiegato l’inquilino dell’Eliseo alla televisione di stato svizzera RTS in quello che è apparso come un vero endorsement alla cancelliera sua “amica”.
La posizione
Nell'intervista, Macron ha confermato anche le sue riserve rispetto alla candidatura alla presidenza della Commissione del tedesco Manfred Weber che, comunque, rimane il nome preferito dalla stessa Canceliera. Tuttavia, almeno ufficialmente, non ci dovrebbero essere bilaterali tra i due leader che si trovano entrambi nella capitale svizzera Ginevra.
“Spitzenkandidaten”
O canditati di punta, sono sati criticati dal presidente francese. Macron ha sottolineato come i nomi che sono circolati fino ad oggi non siano spendibile nel negoziato europeo visto che “non li conosce nessuno”. Tuttavia, almeno fino al mese scorso, Merkel ha ribadito la volontà di non ricandidarsi alla fine del suo quarto mandato alla guida della Germania e di non essere interessata al ruolo che Jean-Claude Junker lascerà vacante il prossimo 31 ottobre.
La partita
Il Trattato di Lisbona prevede che il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza qualificata, proponga un presidente della Commissione che l’Europarlamento deve poi confermare a maggioranza qualificata dei suoi membri. Per risolvere la farraginosità del procedimento in una risoluzione adottata nel febbraio del 2018, l’Europarlameto ha avvertito che respingerà i candidati alla presidenza della Commissione che non siano candidati di punta espressione della camera. Secondo gli eurodeputati, nel 2014 il sistema ha instaurato un legame forte tra la scelta del presidente della Commissione e l’esito delle elezioni europee.